Gestione autonoma quartiere Gandino – Meda
via Gandino 10/12
20139 Milano
Sono entrato nel quartiere Gandino quindicenne, nel 1966, l’anno dei mondiali in Inghilterra:
(Disfatta contro la Corea, per intenderci).
Da ragazzo notai subito l’interessamento di alcuni inquilini, maturi e non, interessarsi per interloquire con l’Istituto Case Popolari, formando il primo Comitato Inquilini, inizio anni 70.
Nel 1989 tale istituzione andò a modificarsi in Autogestione.
In entrambe le situazioni ho partecipato come consigliere giovane, rassegando le dimissioni sempre per motivi di lavoro; la mia attività mi impediva di partecipare assiduamente alle riunioni.
Con l’avvento della Pensione, siamo nel 2011, mi lasciai convincere a rientrare, addirittura con il ruolo di Rappresentante Legale, dato il recente decesso del predecessore.
Da allora seguo con il Direttivo le attività principali che competono al nostro Comitato: Riscaldamento, Pulizia, Verde e Piccola manutenzione, cercando inoltre di fare rispettare il regolamento e collaborare con le esigenze degli inquilini nonché essere di supporto, nei limiti delle nostre capacità e conoscenze.
Fra le attività svolte, cito le più appariscenti: sostituzione di caldaie da gasolio a biomassa, sostituzione casellari postali, nuovi citofoni (GRATIS), imminenti telecamere (GRATIS), adeguamento illuminazione cortili da lampade a emissioni gas di mercurio a sistemi più moderni e legalmente ammessi (GRATIS).
Ci tengo a sottolineare il costante rapporto con il gestore, tenendoci aggiornati su tutte le attività in corso.
A ciò va aggiunto un volantino trimestrale (di cui allego il logo) con l’intento di esporre a tutti gli inquilini le migliorie, i problemi e le situazioni in essere, inclusi gli incontri con il gestore MM.
Recentemente è sorta la collaborazione con MM e il Gruppo MILANO RECIGLIAMO per esporre una bacheca contenente giocattoli e libri per l’infanzia, seguendo un percorso di “lasciare o prendere gratis” senza alcuna finalità di lucro, anche in forma anonima, chiunque può donare senza esitazioni, così come offrire la possibilità di prendere giocattoli per bambini meno fortunati di altri.
Massimo Cairo
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